La
cosa più difficile è scrivere la storia del Santuario, situato in una bellissima
e silenziosa valle
ricca di particolari abitata fin dal medio
evo. Nei pressi del Santuario si trova (La grotta di Filiestru)
dove sono
stati ritrovati i reperti più antichi della Sardegna che oggi si trovano
al Museo Sanna di Sassari.
Nel 1200 la valle e il Castello di Bonvehi appartenevano ai possedimenti dei Doria - Giudicato di Torres (1259-1272).
Sicuramente in
quel periodo il Santuario era una piccola chiesa come Santa Caterina, Sant’Andria
e Santa Ittoria di cui ancora oggi sono visibili e resti, (piccole chiese e
alle pendici del Castello-Fortezza,) con vari villaggi,si parla anche di un
convento che si trovava ad est del Castello.
Intorno al 1600 viene costruito il Santuario, ampliando la piccola chiesa, per ringraziare la Vergine di Bonuighinu. Si nota lo stile Barocco e il gusto rococò della facciata, la statua e l’Altare ligneo.
Oggi come allora e meta continua di pellegrini che visitano il Santuario, soprattutto la terza domenica di
Maggio e di Settembre che sono giorni della festa della Madonna. .
Si racconta che enormi folle di pellegrini venivano dai paesi del Nurcara , Logudoro, Meilogu e Marghine –Planargia sia con carri trainati da buio che con i cavalli, oppure a piedi, per sciogliere un voto. Questo lo testimoniavano gli ex voto purtroppo andati distrutti o trafugati.
Due giorni prima della festa si effettua il pellegrinaggio a piedi e si partecipa alla veglia (Su Izzadolzu).
Il Santuario viene citato nei libri di Grazia Deledda .
Per informazioni scrivi a Casella di posta info@santuariobonuighinu.it o scrivi sul libro degli ospiti.